ESA, Envision e LISA: approvate missioni per lo studio di Venere e delle onde gravitazionali
L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha recentemente “adottato” due delle sue missioni scientifiche più ambiziose: LISA, un osservatorio di onde gravitazionali, e EnVision, un’esplorazione approfondita di Venere. Questa adozione segna un punto di svolta significativo e avvia ufficialmente il lavoro su questi due progetti rivoluzionari.
EnVision alla scoperta di Venere
Parallelamente, EnVision si focalizzerà su Venere, il pianeta più simile alla Terra per dimensioni, struttura e distanza dal Sole. La missione cercherà di risolvere misteri riguardanti il passato climatico di Venere e le ragioni del suo attuale ambiente estremo.
Partendo dal 2031, EnVision esaminerà il pianeta da un punto di vista unico, collegando il suo nucleo interno, la superficie, e l’atmosfera superiore.
Questo progetto segue le orme di Venus Express, un’altra missione ESA che ha esplorato l’atmosfera di Venere tra il 2005 e il 2014. EnVision si propone di approfondire le domande sulla superficie, il clima e la storia di Venere, rimaste senza risposta.
LISA: un osservatorio per le onde gravitazionali
La missione Laser Interferometer Space Antenna (LISA) rappresenterà il primo osservatorio spaziale dedicato alla rilevazione delle onde gravitazionali, quei fenomeni che alterano lo spaziotempo e che sono prodotti da eventi cosmici estremi, come la collisione di buchi neri. L’obiettivo di LISA è di indagare la storia dell’Universo in modi mai tentati prima, fornendo una visione senza precedenti degli eventi che precedono la formazione di stelle e galassie.
LISA si basa sul successo di LISA Pathfinder, un dimostratore tecnologico lanciato dall’ESA nel 2015. La configurazione della missione principale, prevista per il 2035, include tre veicoli spaziali disposti in un triangolo, a 2,5 milioni di km di distanza l’uno dall’altro, e monitorerà le minime variazioni nelle distanze tra cubi in fluttuazione libera all’interno di ciascun veicolo.
Le parole di Carole Mundell
Carole Mundell, la Direttrice di Scienza dell’ESA, ha affermato:
“Queste missioni pionieristiche ci porteranno al livello successivo in due aree straordinariamente eccitanti della scienza spaziale e manterranno le ricercatrici e i ricercatori europei all’avanguardia in questi settori.
Lo sviluppo di entrambe le missioni stimolerà la collaborazione tra diverse aziende, istituti e Paesi. Inoltre, accelererà lo sviluppo di tecnologie innovative che potrebbero migliorare la vita sulla Terra”.
Razzo Ariane 6
Le missioni sono destinate a essere lanciate su un razzo Ariane 6 dallo spazioporto europeo nella Guyana francese. La selezione di un appaltatore principale per la costruzione di ciascuna missione rappresenta il prossimo passo cruciale in questo viaggio all’avanguardia dell’esplorazione spaziale.
Con LISA ed EnVision, l’ESA non solo continua a espandere la nostra comprensione dell’universo ma si impegna anche nello sviluppo di tecnologie innovative che potrebbero avere applicazioni terrestri.
Il futuro dell’esplorazione spaziale appare più brillante che mai, con queste missioni che segnano l’inizio di una nuova era di scoperte e comprensione.