TIM vendita NetCo: iliad, Vodafone, WindTre, Fastweb e Sky sono preoccupati?
I concorrenti di TIM avrebbero espresso al governo italiano le loro preoccupazioni riguardo al potenziale rafforzamento della posizione dominante di TIM nel mercato della banda larga fissa, a seguito dello spin off previsto degli asset di rete dell’ex monopolista.
Secondo quanto riportato da Reuters, in una lettera datata 14 febbraio 2024, aziende quali Vodafone Italia, Fastweb, Iliad Italia, WindTre e Sky Italia avrebbero sollevato dubbi sui termini dell’accordo che disciplinerebbe la relazione tra il business dei servizi residui di TIM e la nuova entità di rete.
Le preoccupazioni dei concorrenti si concentrerebbero sulla possibilità che le due entità mantengano una “forte dipendenza reciproca verticale“, che potrebbe, a loro avviso, pregiudicare gli altri operatori che necessitano di utilizzare la rete per fornire servizi ai clienti finali.
Questa configurazione potrebbe, secondo i firmatari della lettera, ostacolare la libera concorrenza nel mercato.
Da parte sua, TIM starebbe pianificando di finalizzare entro l’estate 2024 la vendita degli asset della sua rete fissa al fondo statunitense KKR, con una valutazione che potrebbe raggiungere i 22 miliardi di euro, operazione che rimane sottoposta all’approvazione del regolatore antitrust dell’Unione Europea.
In questo periodo sta dividendo la sua azienda in ServiceCo e NetCo come previsto.
“Sul Netco continuiamo ad essere tranquilli sulle tempistiche“, ha affermato Pietro Labriola, amministratore delegato di TIM, rispondendo a una domanda degli analisti sul previsto completamento della vendita della rete a KKR entro l’estate 2024.
“La richiesta fatta da KKR all’Antitrust è correlata alla concentrazione; nel nostro caso, stiamo parlando dell’opposto. Stiamo seguendo le indicazioni dell’Unione Europea che ha richiesto un player puro wholesale“, ha aggiunto Labriola.
In merito al coinvestimento, l’AD di TIM ha specificato: “Ho chiesto all’autorità nazionale un adeguamento con la ripresa dell’inflazione. Non si tratta di una problematica antitrust, ma di una questione di carattere economico. È impossibile lavorare con quel modello a causa delle condizioni economiche attuali“.
Intanto il 7 marzo 2024 è previsto il Capital Market Day, giorno molto importante per TIM.