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Gli italiani dubitano della longevità dei loro smartphone?

Gli italiani sarebbero fortemente diffidenti nei confronti delle capacità tecnologiche dei loro smartphone. Lo sostiene un’ indagine di Censuswide, studio di consulenza che ha condotto una ricerca nel 2019 per HMD Global, società di produzione dei telefoni Nokia.

Lo studio rivela come la diffidenza degli italiani nei confronti delle caratteristiche delle tecnologie di uso più quotidiano sia piuttosto diffusa.

Secondo l’indagine di Censuswide un quarto degli italiani è certo che il proprio telefonino sia destinato a peggiorare nel tempo. Il 10% sarebbe persino convinto che il termine del ciclo di vita sia programmato già dopo un anno di funzionamento. I dati confermano quindi che una parte della popolazione italiana crede nell’obsolescenza programmata dei dispositivi mobili.

Un tale atteggiamento alimenta, come è immaginabile, la sfiducia nei confronti dell’intera produzione, ma canalizza le critiche soprattutto nei confronti di uno specifico venditore. Quasi la metà degli intervistati, il 48% per la precisione, si dice deluso della condotta dell’azienda da cui ha acquistato il proprio smartphone.

Per gran parte degli italiani, tuttavia, persiste un approccio più conservativo, che induce a sostituire il proprio smartphone dopo i due anni di utilizzo. Il 64% degli intervistati rimpiazza il proprio telefono una volta constatata la perdita di fluidità delle funzionalità del cellulare, il 28% lo fa per disporre di una memoria maggiore che possa permettergli di archiviare più file.

Solo il restante 8%, quando guarda un nuovo telefono, viene attratto da fattori più attinenti alla sfera dei gusti, come il design, il colore o l’hardware più performante.

Censuswide ha indagato anche sui criteri che maggiormente concorrono alla scelta di un nuovo smartphone. Per il 67% degli intervistati, il fattore determinante è il costo del dispositivo e il sistema operativo che lo supporta.

Sono considerati particolarmente anche la durata della batteria (per il 65% delle unità intervistate), la qualità della fotocamera e il ciclo di vita del telefono (entrambi fattori ritenuti importanti per il 48% degli intervistati).

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