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Morte della moglie al parco: Disney contesta la causa, citando i termini di Disney+

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Un momento di svago si è trasformato in una tragedia per una famiglia in visita a Walt Disney World, a Orlando, Florida. L’anno scorso 2024, una donna è deceduta dopo aver cenato al Raglan Road, un pub irlandese all’interno del celebre parco.

Nonostante i ripetuti avvertimenti sulle sue allergie a latticini e frutta a guscio, secondo la testimonianza del marito, il personale del ristorante non avrebbe adottato le necessarie precauzioni. Ora, il marito della donna, Jeffrey Piccolo, ha avviato una causa legale contro Disney, chiedendo un risarcimento di almeno 50mila dollari. Un giudice della Florida dovrà decidere ad ottobre 2024 se il caso verrà risolto in tribunale o tramite arbitrato.

Secondo quanto riportato da La Repubblica, Jeffrey Piccolo sta affrontando un ostacolo legale inaspettato: i termini di servizio dell’abbonamento Disney+ in USA, che aveva sottoscritto nel 2019.

Disney sostiene che il contratto obblighi le parti a risolvere eventuali controversie tramite arbitrato, evitando così il processo in tribunale.

Il nodo legale si trova nel punto 8 dei termini di servizio di Disney+, che stabilisce che “l’Utente e Disney accettano di risolvere, mediante arbitrato individuale vincolante, tutte le controversie“. Disney afferma che la coppia ha accettato questi termini anche acquistando i biglietti per il parco tematico nel 2023.

L’azienda ha dichiarato: “Siamo profondamente addolorati per la perdita della famiglia e comprendiamo il loro dolore“. Tuttavia, la stessa azienda ha precisato che il Raglan Road non è né di proprietà né gestito da Disney, motivo per cui si stanno difendendo dal tentativo di coinvolgerli nella causa contro il ristorante.

Piccolo, con il supporto dei suoi legali, ritiene questa posizione assurda. Secondo quanto riportato dalla BBC, e sempre dal quotidiano “La Repubblica“, egli trova “incredibile” che sottoscrivere un abbonamento a Disney+, persino per una prova gratuita, possa implicare una rinuncia permanente al diritto di ricorrere a un processo. Inoltre, sottolinea che l’abbonamento era a nome suo, mentre ora sta agendo per conto della moglie defunta.

La battaglia legale di Jeffrey contro Disney rappresenta un caso emblematico delle difficoltà che i consumatori possono incontrare nel cercare giustizia contro colossi aziendali, mettendo in luce la necessità di un riequilibrio tra i diritti dei consumatori e le strategie difensive delle grandi imprese.

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