Innovazione digitale in Italia: Alessio Butti traccia i risultati del governo italiano
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti, ha fatto il punto sui progressi del governo italiano nel campo della digitalizzazione in un’intervista del 14 settembre 2024, soffermandosi in particolare sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Butti ha dichiarato che negli ultimi venti mesi si è registrata un’accelerazione significativa rispetto agli anni precedenti, con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD) che ha completato 34 dei 67 obiettivi previsti per il 2026, pari al 50% del piano. Tra le priorità c’è la trasformazione dei rapporti tra cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la trasparenza.
Secondo quanto riportato da “Milano Finanza“, Butti ha sottolineato la scelta del governo di puntare sulla Carta d’Identità Elettronica (CIE) come principale strumento per l’identità digitale, vista come fondamentale per semplificare l’interazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione.
Sono state emesse oltre 46,60 milioni di Carta D’Identità Elettronica (CIE), con un incremento del 40% rispetto ai 33 milioni di inizio 2023. Ciò ha portato a una notevole crescita delle autenticazioni tramite CieID, che nei primi otto mesi del 2024 hanno raggiunto i 45,5 milioni di accessi, superando la metà di quelli registrati tra il 2019 e il 2023. Nonostante le iniziali riserve, questi numeri confermano l’efficacia delle politiche di promozione della CIE.
Un altro tema importante è stato lo sviluppo del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), considerato prioritario per la digitalizzazione della sanità. Con un investimento di oltre 1,30 miliardi di euro, il governo ha rilanciato il progetto FSE 2.0, oltre a iniziative come la Piattaforma Nazionale della Telemedicina e le reti di connettività per le strutture sanitarie. Secondo il Digital Decade Report, l’Italia ha superato la media europea per l’accesso ai dati sanitari elettronici, con il punteggio di maturità dell’E-Health che è passato dal 71,3% all’82,7%.
Infine, Butti ha citato la piattaforma PA Digitale 2026, che ha semplificato l’accesso a fondi per la digitalizzazione a oltre 17.000 enti pubblici, senza la necessità di presentare complesse proposte progettuali. Grazie a questo sistema, il 99% dei Comuni e l’88% delle scuole sono stati coinvolti in circa 57.000 progetti di trasformazione digitale, agevolando l’adozione di nuove tecnologie a livello locale.