Il 19 gennaio 2025, TikTok è stato ufficialmente bloccato negli Stati Uniti, rendendo l’applicazione inaccessibile a circa 170 milioni di utenti americani.
Questa decisione è la conseguenza di una legge approvata dal Congresso nell’aprile 2024, che imponeva alla società cinese ByteDance, proprietaria di TikTok, di cedere le sue operazioni negli USA entro il 19 gennaio 2025. Il provvedimento è stato motivato da preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale.
Con l’entrata in vigore del divieto, Google e Apple hanno rimosso TikTok dai loro store digitali negli Stati Uniti, impedendo così agli utenti di scaricare o aggiornare l’applicazione. Inoltre, Oracle, che forniva servizi di cloud computing per TikTok, ha iniziato a disattivare i server che ospitavano i dati degli utenti statunitensi.
Il presidente eletto Donald Trump ha dichiarato di voler collaborare con ByteDance per trovare una soluzione che consenta di ripristinare l’accesso a TikTok negli Stati Uniti. Tuttavia, la legge prevede che un’estensione di 90 giorni per la vendita possa essere concessa solo se si dimostrano progressi significativi, inclusi “accordi legali vincolanti” tra le parti coinvolte.
La Corte Suprema ha sostenuto il divieto, citando rischi per la sicurezza nazionale. Questo nonostante le obiezioni di alcuni gruppi che ritenevano la misura una violazione del Primo Emendamento della Costituzione americana, che tutela la libertà di espressione.
Il blocco di TikTok ha generato ampie reazioni tra gli utenti della piattaforma, molti dei quali hanno espresso il loro disappunto. Alcuni hanno criticato la priorità data dal governo a questa misura rispetto ad altre questioni, mentre altri hanno iniziato a migrare verso alternative simili, come l’app cinese RedNote.
Dopo la scadenza del termine per la vendita delle operazioni statunitensi di TikTok, alcuni potenziali acquirenti si sono fatti avanti. Tra questi emergono nomi come Perplexity AI e l’imprenditore Elon Musk. Tuttavia, al momento non sono stati annunciati accordi concreti.
L’evoluzione della vicenda dipenderà dalle eventuali trattative tra ByteDance e gli investitori interessati, nonché dalle possibili iniziative legali volte a contestare il blocco della piattaforma negli Stati Uniti.
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